La Svanvita (Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XII
 
 ILDEGONDA
 
 ILDEGONDA
880Perdona, Sigiberto,
 s’altri amai che te stesso;
 che dissi, amai? Quel vano affetto, ond’arsi,
 fu fantasma all’idea, non macchia al core,
 e spense la ragion ma non l’amore.
 
885   Se vola ad altro sen la rondinella,
 sospira poi fedel l’antico nido;
 
    e gemendo così la tortorella,
 dove pria lo lasciò, cerca il suo fido.