La Svanvita (Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA VI
 
 ASMONDO, REGNERO e SIGIBERTO
 
 ASMONDO
 Sigiberto, mio sire, è questo il tempo
 che a Svanvita si giovi.
 REGNERO
                                            Ov’è la bella?
 ASMONDO
775Con Olao nella reggia.
 Arti, preghi, lusinghe
 oppose a’ sdegni suoi. Anche la forza
 minacciò. Che potea con pochi armati
 la donzella real?
 SIGIBERTO
                                Signor, che pensi?
 REGNERO
780Seco m’abbia Svanvita
 e compagno e difesa.
 SIGIBERTO
                                         È tua sciagura
 questa virtù.
 ASMONDO
                           Deh qui trattienti.
 REGNERO
                                                               Invano
 si oppone il vostro amor. Non conosciuto,
 qual rischio temerò?
 SIGIBERTO
                                         Da Roderico
785tutto temer si dee.
 ASMONDO
                                     Saggio è il consiglio.
 REGNERO
 Il non seguirla è il mio maggior periglio.
 Chi è fedel a Svanvita (Verso i danesi)
 là meco venga. Della bella all’uopo
 ceda la vita mia, ceda il mio impero.
790Essa pria si difenda e poi Regnero.