La Svanvita (Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XII
 
 OLAO e RODERICO
 
 OLAO
 Partì offeso il gran duce.
 RODERICO
 Minaccia, ch’è lontana, è lenta o breve.
 OLAO
 Chi con l’odio è vicin non è mai lunge.
 RODERICO
 Che può l’odio impotente?
 OLAO
440Temasi il disonor, se non il danno.
 Sigiberto si duol.
 RODERICO
                                  Di un giusto sdegno.
 OLAO
 In che peccò?
 RODERICO
                            Non ne cercar l’errore.
 OLAO
 Ma lo cerca la reggia
 che d’ingiusto ti accusa o almen d’ingrato.
 RODERICO
445Mi accusi e mi paventi.
 OLAO
 Magnanimo è l’offeso.
 RODERICO
                                           È però solo.
 OLAO
 Solo non è chi può dar legge all’armi.
 RODERICO
 Prima legge de’ Goti è Roderico.
 OLAO
 Ma primo amor dell’armi è chi le regge.
 RODERICO
450Cotanta gelosia d’un brando solo?
 OLAO
 Spesso in man di un eroe val molti regni.
 RODERICO
 Stringo lo scettro.
 OLAO
                                   Un’altra man può torlo.
 RODERICO
 Morì Regnero.
 OLAO
                              Ancor se n’ama il nome.
 RODERICO
 Servono i grandi.
 OLAF
                                   Esser può finto il volto.
 RODERICO
455Il volgo tace.
 OLAO
                          Ardir gli manca o lena.
 RODERICO
 Fede mi si giurò.
 OLAO
                                  Sì, ma con pena.