La Svanvita (Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA V
 
 ILDEGONDA
 
 ILDEGONDA
195Stelle, fra due gran beni,
 come misera sono?
 Amo un cor, bramo un trono.
 Sceglie appena il desio che allor si pente;
 e il miglior si figura in quel che lascia.
200Quindi il perduto bene
 gli toglie anche il piacer di quel che ottiene.
 
    Al core prometto
 che grande il farò,
 contento, non so.
 
205   Il vero diletto
 può darci l’affetto;
 la sorte nol può.