La Svanvita (Pariati), Milano, Malatesta, 1707

 SCENA XIII
 
 SIGIBERTO con goti, dani e frisoni, ed OLAO
 
 SIGIBERTO
 Che mi propone Olao?
 OLAO
 Amico duce, in questo sen... (In atto di abbracciarlo)
 SIGIBERTO
                                                      Perdona; (Si ritira con rispetto)
1495se la neghi a Regnero,
 mi offende l’amistà de’ regi amplessi.
 OLAO
 Sigiberto col volgo anch’ei vaneggia?
 SIGIBERTO
 Può vaneggiar chi un giusto re sostiene?
 OLAO
 In Roderico il veggio.
 SIGIBERTO
                                          A lui lo scettro
1500chiede Regnero e con quest’armi il chiede.
 OLAO
 Tu pur nostro nemico?
 SIGIBERTO
 Son l’onte esca de l’ire in alma grande.
 OLAO
 Brami Ildegonda? Hai su quel cor l’impero.
 SIGIBERTO
 Dal mio braccio l’attendo o da Regnero.
 OLAO
1505L’asconde un’urna.
 SIGIBERTO
                                      E mostrerallo un soglio.
 OLAO
 Roderico vi siede.
 SIGIBERTO
                                    Egli ne scenda.
 OLAO
 E lasci il regno?
 SIGIBERTO
                                Al vero erede il renda.
 OLAO
 Duce, il folle tumulto
 è tua vendetta, il so. Tu di un fellone
1510sei ministro a l’ardir. Tu di Svanvita
 l’ire fomenti e forse
 fomenti l’ire sue men ch’il suo amore.
 In essa, in te, ne l’empio io ben ravviso
 e l’ingrata e ’l nemico e l’impostore.
 SIGIBERTO
1515Impostor chi desia degl’avi il soglio?
 OLAO
 Sì, se germe degli avi Asmondo il niega.
 SIGIBERTO
 (Cauto è Asmondo).
 OLAO
                                        Impostor, s’anche Svanvita
 solo il duce de’ Dani in lui m’addita.
 SIGIBERTO
 (Saggia è l’eccelsa donna). Olao, qui cedi
1520a Regnero il comando o riedo al campo.
 OLAO
 Al campo riedi e inspira
 miglior fé, più bel zel a’ Goti, a’ Dani.
 Degno oggetto d’entrambi è Roderico.
 SIGIBERTO
 La fede, il zelo è per Regnero. Addio.
1525Gl’amici ed i vassalli, il giusto e l’armi
 il voglion coronato. A te, che nieghi
 il viver suo, vivo lo mostro.
 OLAO
                                                   E dove?
 SIGIBERTO
 Ne la battaglia. Olao, colà ti aspetto.
 OLAO
 E la battaglia in pro del vero accetto.
 
1530   Non si tema.
 Per difendere un diadema
 avrò meco il mio valore,
 la giustizia avrò con me.
 
    Punirò l’ardir, l’orgoglio
1535pria nel campo, vincitore,
 poi nel soglio
 col rigor di offeso re.