La Svanvita (Pariati), Milano, Malatesta, 1707

 SCENA X
 
 REGNERO e SVANVITA
 
 SVANVITA
 Regnero, io ben sapea che il tuo coraggio
 era qui tuo periglio.
 REGNERO
1455L’altrui virtù mi rese ardito.
 SVANVITA
                                                      E ’l mio
 amor timida femmi.
 REGNERO
                                         Ah! Questo amore,
 tolgalo il cielo, ancor fia reo del molto
 sangue che può versarsi.
 SVANVITA
 Un re non può salvarsi a minor prezzo.
 REGNERO
1460A sì gran prezzo abborro,
 non che il regno, la vita.
 SVANVITA
 Oh dio! Non dir così, s’ami Svanvita.
 REGNERO
 
    Amo, o cara, e vita e regno,
 perché regno e vivo in te.
 
1465   Ma per quanto ti ami il core,
 il tuo amore mai non t’ama
 quanto brama e quanto de’.