La Svanvita (Pariati), Milano, Malatesta, 1707

 SCENA VIII
 
 ILDEGONDA e li sudetti
 
 ILDEGONDA
1400Roderico...
 RODERICO
                       Ildegonda
 non è con Sigiberto?
 ILDEGONDA
                                        Ei per Regnero
 l’armi ha già prese. In breve
 ne scorgerai da queste mura il lampo.
 Olao con suoi norvegi
1405si appresta a la difesa e n’esce in campo.
 Entro Scar più non resta
 che spavento e tumulto. Io te ne reco
 lieta l’infausto avviso;
 e col primo terror di tua possanza
1410incomincio a punir la tua incostanza.
 RODERICO
 A la comun difesa
 e la corona e la vita mi chiama.
 Sieguami Asmondo. In libertà ti lascio,
 Svanvita, il reo. Questo gradir ti piaccia
1415non vile testimon del mio rispetto.
 Ma quando io torno, in lui
 fa’ ch’io ritrovi o l’amator pentito
 o l’impostor punito.