La Svanvita (Pariati), Milano, Malatesta, 1707

 SCENA XII
 
 ILDEGONDA
 
 ILDEGONDA
 Perdona, Sigiberto,
 s’altri amai che te stesso;
880che dissi, amai? Quel vano affetto, ond’arsi,
 fu fantasma a l’idea, non macchia al core,
 e spense la ragion ma non l’amore.
 
    Se vola ad altro ciel la rondinella,
 sospira poi fedel l’antico nido;
 
885   e gemendo così la tortorella,
 dove pria lo lasciò, cerca il suo fido.
 
    Tal l’amante mio cor,
 se già t’abbandonò, pentito riede
 per emendar l’error con maggior fede.