La Svanvita (Pariati), Milano, Malatesta, 1707

 SCENA VI
 
 ASMONDO, REGNERO e SIGIBERTO
 
 ASMONDO
 Sigiberto, mio sire, è questo il tempo
775che a Svanvita si giovi.
 REGNERO
                                            Ov’è la bella?
 ASMONDO
 Con Olao ne la reggia.
 Arti, prIeghi, lusinghe
 oppose a’ sdegni suoi. Anche la forza
 minacciò. Che potea con pochi armati
780la donzella real?
 SIGIBERTO
                                Signor, che pensi?
 REGNERO
 Seco m’abbia Svanvita
 e compagno e difesa.
 SIGIBERTO
                                         È tua sciagura
 questa virtù.
 ASMONDO
                           Deh qui trattienti.
 REGNERO
                                                               Invano
 si oppone il vostro amor. Non conosciuto,
785qual rischio temerò?
 SIGIBERTO
                                         Da Roderico
 tutto temer si dee.
 ASMONDO
                                     Saggio è ’l consiglio.
 REGNERO
 Il non seguirla è ’l mio maggior periglio.
 Chi è fedel a Svanvita (Verso i danesi)
 là meco venga. De la bella a l’uopo
790ceda la vita mia, ceda il mio impero.
 Essa pria si difenda e poi Regnero.