La Svanvita (Pariati), Milano, Malatesta, 1707

 SCENA XIV
 
 RODERICO e ASMONDO
 
 RODERICO
 A me venga Ildegonda. E tanto irata
485giunge Svanvita?
 ASMONDO
                                   Essa infedel ti trova.
 RODERICO
 Colpa di amor. Si scorderà de l’onta;
 e quand’ella vi giunga,
 lascierà la vendetta a’ piè del trono.
 ASMONDO
 Sì lievi di quel cor l’ire non sono.
 
490   Se mai va negletta
 da un cor incostante,
 crudele vendetta
 ne vuol la beltà.
 
    Un nume si crede
495e fa che un amante,
 mancando di fede,
 sia reo d’empietà.