La Svanvita (Pariati), Milano, Malatesta, 1707

 Serenissima altezza,
    nel primo drama che deve comparire su questo Regio teatro, dopo che ne corre per mio conto l’impresa, ardisco d’implorare l’alto patrocinio di vostra altezza serenissima, e per dare al drama un successo più favorevole e per animarmi anch’io con più coraggio al proseguimento della condotta. Il nome glorioso di vostra altezza serenissima, di cui vien fregiato il frontispicio dell’opera, voglio credere che servirà par difenderlo dalle censure e per fargli incontrare l’universal gradimento. Mi si aggiunge anche il motivo che, essendo questo componimento d’un autore nato in una patria, la qual deve la sua quiete alla beneficenza di vostra altezza serenissima, e suddito di un principe che riconosce il pacifico possesso de’ suoi stati dalla di lei opportuna assistenza e valore, par dovere che si consagri al merito eccelso di vostra altezza serenissima. M’affido che queste ragioni possano esser bastanti a discolpare il mio ardire; e spero che la clemenza di vostra altezza serenissima volgerà uno sguardo benigno a questo tributo di rispetto che le presento, per aver l’onore di pubblicarmi di vostra altezza serenissima umilissimo e ossequiosissimo servitore.
 
    Gioanni Martinazzi
    Milano, 26 decembre 1707