L’amor generoso, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XV
 
 FRILEVO e poi ASMONDO
 
 FRILEVO
 Quai funesti pensieri,
 vilipeso amor mio, teco rivolgi?
850Converrà...
 ASMONDO
                        Di gran mali
 nunzio a te vengo, inclito sire. Alvilda,
 la superba regina,
 sorpreso ha il porto e la cittade. A questa
 mal difesa tua reggia, e ferro e foco,
855se non ti arrendi, ella minaccia e giura
 e comun vuol che sia la tua sciagura.
 FRILEVO
 Crudelissime stelle, avrete vinto!
 Caderò, perirò
 ma non invendicato e non codardo.
860Su, miei fidi, ci attende,
 o si vinca o si mora, e gloria e sorte.
 È caro al ciel chi può morir da forte.