L’amor generoso, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XI
 
 ALDANO e SIVARDO
 
 ALDANO
750Fido amico, il tuo amor che non mi diede?
 A te devo riposo, a te la vita;
 tacqui ’l più del favor; devo Girita.
 SIVARDO
 Nulla mi dei. La fede
 è debito a chi serve e premio all’opra.
 ALDANO
755Premio ti sarà Elfreda. Io tel promisi.
 Il tuo merto, i miei preghi
 avran più di poter che gli altrui cenni;
 e già i suoi voti a tuo favor prevenni.
 SIVARDO
 
    Se ugual fosse all’amor mio
760il piacer che per te sento,
 morirei di godimento.
 
    Ma lo tempra il cor dubbioso
 che diventa infin pietoso
 col rigor del suo spavento.