Eumene, Venezia, Albrizzi, 1697

 SCENA XIX
 
 EUMENE, LAODICEA
 
 EUMENE
 Giusti numi, e ’l soffrite?
 LAODICEA
                                                 Or vedi, Eumene,
 se il ciel m’invia con che atterrirti.
 EUMENE
                                                                 Ancora
 non è...
 LAODICEA
                 Pensa, crudel, che qui poc’anzi
 mi son teco abbassata
980vincitrice e regina,
 che Artemisia rivale
 m’è d’affetto e di regno e che profitto
 vorrò trar da un amore
 che d’alor che parlò si fe’ delitto.
 
985   Begli occhi,
 poicché vi deggio amar,
 non vo’ penar così.
 
    Ingrati,
 v’imiterò spietati
990o m’amerete un dì.