L’amor generoso, Venezia, Rossetti, 1707

 SCENA V
 
 GIRITA
 
 GIRITA
 Pur vinsi; ei pur cedé. Crudel trionfo
1020che mi toglie a me stessa in tormi a lui!
 Sarà Aldano di altrui?
 E di altrui per mio voto?
 Di altrui per mio comando? O patria! O regno,
 quanto mi costi! Infausta gloria, o quanto!
1025Escimi, o cor, tutto per gli occhi in pianto.
 Io piango, quando Alvilda
 ha vicini i contenti? Ove mi chiami,
 misero amor? Sento il tuo invito e ’l sieguo.
 
    Privo del caro bene,
1030esser puoi più disperato
 ma non mai più sfortunato.
 
    Fui generosa amante
 per ceder il mio bene;
 ma non ho cor bastante
1035per viver senza lui fra doglie e pene.
 
    Io strinsi a’ miei martiri
 le dolci sue catene;
 ma vo’ ch’ei pianga e miri
 qual fu la mia virtù, qual la mia spene.