Lamor generoso, Venezia, Rossetti, 1707
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Copia
SCENA IV
ALDANO e SIVARDO
SIVARDO
Un suo più lungo indugio
sciogliea le ordite trame.
ALDANO
Ecco il momento.
475
Sappi usarne in mio pro.
SIVARDO
Giammai non manca,
a chi serve con fede, arte ed ingegno.
ALDANO
E scudo io ti sarò dal regio sdegno.
Sappi ben fingere,
se vuoi goder.
480
Dopo la frode
meglio si gode
vero piacer.
(Aldano si ritira. Alvilda si fa veder nella camera, dove poi passa Sivardo)