Il Teuzzone, Venezia, Pasquali, 1744 (Teuzzone)

 SCENA XV
 
 ZIDIANA e ZELINDA
 
 ZIDIANA
 M’ama Sivenio e tollerarlo è forza.
 ZELINDA
890E Cino ancora è fra’ delusi amanti.
 ZIDIANA
 Lusingarlo a me giova.
 ZELINDA
                                            (E a me saperlo).
 Ma del caro tuo prence?...
 ZIDIANA
 Qui mi si guidi, e ne sia scorta Egaro,
 per le vie più segrete il reo prigione.
 ZELINDA
895Che far risolvi?
 ZIDIANA
                               Ei sia
 in così avversa sorte
 arbitro di sua vita e di sua morte.
 Tu là ascosa sarai
 testimon de’ suoi sensi.
 ZELINDA
900(Oimè! Perduto ho il caro ben).
 ZIDIANA
                                                            Che pensi?
 ZELINDA
 
    Penso ma mi confondo.
 Mi parlo, mi rispondo
 e nulla intendo.
 
    Penso se vincerà
905lo sdegno o la pietà;
 ma nol comprendo.