Eumene, Venezia, Albrizzi, 1697

 SCENA VIII
 
 AMINTA, PEUCESTE e i sudetti
 
 PEUCESTE
 Ove corri? Ove fuggi? Al caro figlio
 qual pensiero ti toglie?
 E perché l’abbandoni? (Eumene non guarda Aminta)
 AMINTA
 Mio genitor.
 PEUCESTE
                          Ma tu gli nieghi un guardo?
670Prole infelice, in che peccasti? È questo,
 questo è ’l tenero addio
 che porge Eumene al suo sì caro Aminta?
 
    Per pietà,
 dagli almeno un solo amplesso,
675un sol guardo e poi ten va.
 
 ARTEMISIA
 E ancor resisti ai prieghi?
 EUMENE
                                                  O dei! Peuceste,
 allontanami il figlio.
 PEUCESTE
 Pria morirà che quindi mova un passo.
 ARTEMISIA
 Se a pietà non ti movi, hai cuor di sasso.