Il Teuzzone, Milano, Malatesta, 1706

 SCENA VII
 
 Prigione.
 
 TEUZZONE, EGARO
 
 TEUZZONE
 Egaro, invan fortuna
1415minacciosa ver me volge la fronte.
 EGARO
 Ama, o prence, chi t’ama e sei felice.
 TEUZZONE
 Amando la mia sposa, amo chi deggio.
 EGARO
 Politica ti grida: «Ama, se giova».
 TEUZZONE
 Ma ragion mi ripete: «Ama, se lice».
 EGARO
1420E non lice gradir di una regina
 i sospiri e gli affetti?
 TEUZZONE
                                         Io posso, Egaro,
 pria che mancar di fé, mancar di vita.
 EGARO
 Perder questa è sciagura.
 TEUZZONE
                                                 E quella è colpa.
 EGARO
 Una colpa che salva
1425quasi è virtù.
 TEUZZONE
                            Sempre il più reo delitto
 ha di virtù sembianza.
 EGARO
 In serbar la tua fede hai troppo core.
 TEUZZONE
 E in volerla tentar tu hai più baldanza.
 EGARO
 
    Non v’è costanza in me
1430quando a mancar di fé
 ragion m’invita.
 
    Che saria pazzo amor
 per serbar fido il cor
 perder la vita.