Il Teuzzone, Milano, Malatesta, 1706

 SCENA IV
 
 ZIDIANA e li sudetti
 
 ZIDIANA
 Principi, onde tant’ire? E qual furore
 vi spigne a l’armi? (Si frappone ed essi si fermano)
 CINO
                                      Amor, regina, amore.
 ZIDIANA
 (Aimè!)
 CINO
                   La tua beltà ci fe’ rivali.
 SIVENIO
1325Ed or rivalità ci fa nemici.
 CINO
 Sol la morte de l’uno
 fia riposo de l’altro...
 SIVENIO
                                        E questo ferro... (Tornano per battersi)
 ZIDIANA
 Tanto sugl’occhi miei? Più di rispetto
 a la vostra sovrana. (Ahi! Che far deggio?)
 SIVENIO
1330Orsù, tutta, o regina,
 la mia ragion nel tuo piacer rimetto.
 CINO
 Vi assento.
 SIVENIO
                       Or di’ con qual mercé ti piacque
 ricompensar de la mia fede il zelo.
 CINO
 Conferma a lui che tua bontà compagno
1335teco mi elesse ad impor leggi al mondo.
 ZIDIANA
 Dirò... Cino... Sivenio... (Io mi confondo).
 SIVENIO
 Cino, non lusingarti. Io son suo sposo.
 CINO
 Rinuncia a la tua speme. A me diè fede
 di consorte e di re.
 SIVENIO
                                     Misero.
 CINO
                                                      Folle.
 SIVENIO
1340Teco quel cor mentia.
 CINO
                                          Teco era finto.
 SIVENIO
 Ella parli.
 CINO
                     Ella il dica.
 ZIDIANA
                                            (O labirinto!)
 SIVENIO
 Che più tacer, regina?
 CINO
 La mia felicità che più sospendi?
 ZIDIANA
 (Mal fermo ancora è ’l mio destin. Costoro
1345ne son tutto il sostegno.
 Nessun s’irriti. Arte mi giovi e ingegno).
 Sivenio, è vero, a te promisi affetti.
 SIVENIO
 Udisti? (A Cino)
 ZIDIANA
                  A te, nol niego,
 Cino, giurai di amarti.
 CINO
1350Né fu ’l labbro mendace. (A Sivenio)
 SIVENIO
 Sì...
 CINO
           Ma...
 ZIDIANA
                       Datevi pace. Io qui spergiura
 non sarò a voi. Di entrambi
 pari è ’l grado, la gloria, il zelo, il merto.
 Ad entrambi del pari
1355deggio gl’affetti miei. Del par gl’avrete.
 SIVENIO
 Ma come?
 CINO
                      Non intendo.
 ZIDIANA
 Dite, lice ad un re, che in Cina imperi,
 l’aver più mogli?
 SIVENIO
                                  Uso il concede.
 ZIDIANA
                                                               A l’uso
 chi diè ’l vigor?
 CINO
                               La legge.
 ZIDIANA
1360Chi stabilì la legge?
 SIVENIO
                                       De’ regnanti
 l’autorità sovrana.
 ZIDIANA
 Or chi ha tra voi l’alto poter?
 A DUE
                                                       Zidiana.
 ZIDIANA
 Di Zidiana, che or regna,
 dunque la legge sia che possa ormai
1365una vostra regina aver più sposi
 e in eguali imenei;
 Cino, Sivenio, ambo sarete i miei.
 CINO
 (Quale imeneo?)
 SIVENIO
                                  (Qual legge?)
 ZIDIANA
 Senza mancar di fede
1370così mi serbo indipendente il regno.
 A l’orgoglio de l’uno
 freno sarà la gelosia de l’altro.
 Voi renderà men forti
 il diviso comando e meno arditi;
1375io moglie ma regina
 non avrò il mio sovrano in due mariti.
 
    In te, mio amore, (A Sivenio)
 mio bene, in te (A Cino)
 lo sposo voglio, (Ad ambidue)
1380non voglio il re.
 
    Sia questo core
 premio di fé.
 Ma onor di soglio
 sol piace a me.