Il Teuzzone, Milano, Malatesta, 1706

 SCENA XIV
 
 CINO
 
 CINO
 Dagl’occhi di Zidiana
 escon languidi sguardi; e un sol non viene
 a farmi fé del suo giurato amore.
 Ah! S’ella mi tradisce,
1020avrai, mio core, avrai perduto invano
 innocenza, virtù, fede e riposo.
 Quetati; ingiusto sei, se sei geloso.
 
    Troppo offendo il bel che adoro
 ed accresco il mio martoro,
1025se il mio ben credo infedel.
 
    Con geloso vil timore
 son ingiusto al suo bel core
 ed al mio sono crudel.