Il Teuzzone, Milano, Malatesta, 1706

 SCENA V
 
 Luogo di tribunali co’ seggi minori all’intorno.
 
 ZIDIANA con guardie
 
 ZIDIANA
 Teuzzon vuol armi ed ire, a l’ire, a l’armi.
 Questa forse è la via
 di piacere al crudel, l’esser crudele.
 Non più amor, non più trono.
780Ferro se gli presenti, odio e vendetta;
 gli sia pena la morte e sembri dono.
 Miei fidi, ite e là, dove
 più feroce è la pugna,
 Teuzzon cercate. In lui volgete i colpi.
785Piagatelo; uccidetelo; e soltanto
 viver se gli consenta
 ch’io giunga a dirgli ingrato ed ei mi senta.
 
    Troverò qualche conforto
 rinfacciando a l’empio il torto
790ch’ei mi fece in disprezzarmi.
 
    Ed ei forse avrà più pena
 ne’ miei lumi rimirando
 il piacer che ho in vendicarmi.