Il Teuzzone, Milano, Malatesta, 1706

 SCENA IX
 
 ZIDIANA, SIVENIO, CINO ed EGARO, popoli e soldati cinesi, che escono dalla città con insegne reali, spoglie guerriere, stendardi e ombrelle, vestiti di bianco che è il colore di lutto presso di loro
 
 CORO
 
305   Dagl’Elisi, ove gioite,
 risorgete, alme reali.
 E ’l maggior de’ vostri figli,
 ombre avite, ombre immortali,
 di onorar non v’arrossite. (I sacerdoti e sacerdotesse cinesi incominciano un’allegrissima danza)
 
 TEUZZONE
310Perché l’ora più fausta al tuo riposo
 splenda, o mio genitor, arda e consumi
 queste la viva fiamma,
 figlie di puro sol, candide perle.
 ZIDIANA
 Questa di caldi pianti,
315tributo de’ miei lumi, urna ben colma
 l’amor mio ti consacra, ombra adorata.
 CINO
 Io vi getto le ricche
 spoglie de’ tuoi trionfi.
 SIVENIO
                                            Io d’ostro...
 EGARO
                                                                   Io d’oro...
 SIVENIO
 Spargo la vampa.
 EGARO
                                   E ’l sacrificio onoro.
 CINO
 
320   Avello felice,
 che un re sì possente
 in te dei serbar,
 di età struggitrice
 te livido dente
325non osi insultar.
 
 SIVENIO
 
    O palma beata,
 puoi d’ombra più bella
 superba fiorir.
 Te folgore irata,
330te iniqua procella
 non venga a ferir.
 
 TEUZZONE, TUTTI
 
    Tomba diletta,
 a te farem ritorno
 col canto e con l’amor.
335Tu i primi doni accetta
 del nostro rio dolor.