Il Teuzzone, Milano, Malatesta, 1706
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Copia
SCENA VI
CINO
CINO
Innocenza, ragion, vorrei che ancora
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in quest’alma regnaste.
Ma se ora deggio in sacrificio offrirvi
l’ambizion, l’amore e la vendetta,
perdonatemi pur; vi sono a core
più che i vostri trofei le mie ruine
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e mi siete tiranne e non regine.
L’alma godea tranquilla
e una gentil pupilla
sol era il mio pensier.
Dacché vi entrò l’audace
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avidità di regno,
partì la cara pace
e si turbò il piacer.