Il Teuzzone, Milano, Malatesta, 1706

 SCENA II
 
 TRONCONE, SIVENIO e CINO
 
 TRONCONE
25E voi consoli, o fidi,
 del mio figlio Teuzzon l’anima invitta.
 Due gran beni a voi lascio,
 un buon nome, un buon re. Due ne avrò meco,
 la vostra fede ed il comun riposo.
30Cino.
 CINO
              Signor.
 TRONCONE
                              Tu primo
 del voler nostro interpetre e custode,
 prendi. Su questo foglio,
 chiuso dal regio impronto,
 chiamo l’erede a la corona; accresco
35titoli al sangue e a la natura applaudo. (Gli dà il testamento sigillato)
 CINO
 Bacio la man che a tant’onor m’inalza.
 TRONCONE
 E tu, Sivenio, o primo
 duce del campo, al cui valor tenute
 di non lievi trofei son le nostr’armi,
40prendi; il regal sigillo
 ne la tua man depongo; e tu lo rendi
 a chi dovrà le leggi impor dal trono. (Gli dà il regio sigillo)
 SIVENIO
 Chino a terra la fronte e bacio il dono.
 TRONCONE
 Ma già vien meno il cor... Perpetua notte
45mi toglie il giorno... Il favellar... mi è rotto...
 Manco... Nel nuovo erede...
 chiedo... in ultimo don... la vostra fede. (Muore)