Il Teuzzone, Milano, Malatesta, 1706

 SCENA PRIMA
 
 Campo di battaglia illuminato di notte; padiglione reale.
 
 TRONCONE, CINO, SIVENIO, ZIDIANA
 
 TRONCONE
 Nostro, amici, è ’l trionfo. Ingo, il ribello,
 cadde e la pace al nostro impero è resa.
 Ruoti or la falce e tronchi
 i miei stami vitali invida parca;
5quello di mie vittorie
 l’ultimo è de’ miei dì. Più nobil fine
 non poteami dal cielo esser prescritto.
 S’applauda. Vissi assai, se moro invitto.
 CINO
 Lascia, o signor, che su le regie piume,
10posta a l’esame la ferita...
 TRONCONE
                                                 Eh Cino,
 morire in piedi un re sol dee. Già sento
 che intorno al cor stretto è l’assedio; e appena
 un avanzo d’ardir vivo il sostiene.
 Pensisi al regno e non più a noi.
 ZIDIANA
                                                            Tal dunque
15ti perdo, o dio! vedova pria che sposa?
 TRONCONE
 Zidiana, a che ti affliggi? Amasti il frale,
 se questo or piangi. L’amor nostro vive;
 il mio là negl’Elisi
 cangerà di soggiorno e non di oggetto.
20Tu serba il tuo; ma ’l serba
 non soggetto a vicende, eterno e puro.
 ZIDIANA
 Crudelissime stelle!
 TRONCONE
 Piega il capo al destino e vanne in pace.
 ZIDIANA
 Saprò unirmi al tuo rogo, ombra seguace.