Statira (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XV
 
 IDASPE
 
 IDASPE
 Io soffrirò che Arsace, io che Statira
 per me sieno infelici?
1240No, della mia vendetta
 le colpe sfortunate Oronte intenda
 e una giusta virtude ambo difenda.
 
    Datti pace,
 brama audace di vendetta;
1245vuol così ragion di onore.
 
    Egli solo,
 senza duolo oggi mi affretta
 a tradire anche il mio core.