Statira (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744
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Copia
SCENA XV
ORONTE, DARIO e ORIBASIO
ORONTE
365
Al Senato rimette
la sua ragion Statira.
DARIO
A lui che de’ suoi regi
bilancia il merto e la virtù compensa.
ORIBASIO
(Barsina, or datti pace).
ORONTE
Egli si unisca.
370
Amo Statira. Amore
di sé stesso diffida, ancorché saggio.
Risolvano i vassalli
la lor felicitade. Al lor decreto,
pago di mia vittoria anch’io mi accheto.
375
Tu vincesti, o cor guerriero;
ma da’ rai di un bel sembiante
vinto resti e dei penar.
È tuo fasto un grande impero;
ma di te già fatto amante
380
la beltà sa trionfar.