Statira (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744
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Copia
SCENA VI
BARSINA
BARSINA
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Mi contende Statira,
la superba rival, regno ed Arsace.
Non gli otterrà. Ciò che può ingegno e forza
tutto userò. Core, a’ consigli, all’arti.
Per regnar, per goder tutto alfin lice;
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e la colpa è virtù, quando è felice.
Scettro che tanto bramo,
beltà che tanto adoro,
sarete il mio piacer.
Or peno, perché v’amo;
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ma diverrà il martoro
oggetto di diletto
nell’uso del goder.