Statira (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA V
 
 DARIO e BARSINA
 
 DARIO
 Per te, mia principessa,
 qui mi richiama e mi trattiene amore.
 BARSINA
100Chi non serve al mio cor, Dario, non mi ama.
 DARIO
 Al tuo cor servirò, quanto richiede
 onor, giustizia e fede.
 BARSINA
 Non ha tanti riguardi amor ch’è cieco.
 DARIO
 La tua beltà vuol ch’io fedel t’adori;
105la mia virtù non vuol ch’io viva ingiusto.
 BARSINA
 Ed ingiusto saresti
 a sostener le mie pretese al soglio?
 DARIO
 Giudicarne non dee chi nacque servo.
 BARSINA
 Ma chi dee giudicarne?
 DARIO
                                              Il cielo e l’armi.
 BARSINA
110Va’ ed amami regina o non amarmi.
 DARIO
 
    Sei regina del mio core;
 servo sono al tuo sembiante.
 
    Questo è il trono, in cui t’inchina
 giusto amore e degno amante.