Statira (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA IV
 
 STATIRA, BARSINA e DARIO
 
 DARIO
 Artaserse insepolto
 senza l’onor del rogo ancor sen giace.
85L’estremo uffizio differir non lice.
 Tutto è in Tauris disposto; e sol la vostra
 pietà ci manca.
 BARSINA
                               Io verrò in breve.
 STATIRA
                                                                 (Oh quanto
 mi costi, incauta ambizion! Già sono
 ria con l’amante, empia col padre. L’uno
90metto in rischio di vita e nego all’altro
 la pace del sepolcro). Andiamo, o duce.
 
    Empia figlia, ingrata amante,
 nego il rogo al padre estinto,
 mando a morte il caro bene.
 
95   Già ti sdegno, amor di regno
 che fai solo ad un istante
 le mie colpe e le mie pene.