Statira (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA PRIMA
 
 STATIRA, con seguito di armati, e BARSINA, pure con altro seguito
 
 BARSINA
 A me, figlia di Ciro, a me di tanti
 gloriosi monarchi unica erede
 v’è chi ’l trono contenda?
 STATIRA
 A te, figlia di Ciro,
5io figlia di Artaserse, io lo contendo.
 BARSINA
 Statira, il re mio padre
 prima del tuo cinse il diadema.
 STATIRA
                                                           E i vizi
 tolsero a lui ciò che gli diede il sangue.
 BARSINA
 Ei nacque re.
 STATIRA
                            Ma da tiranno è morto.
 BARSINA
10Re non nacque Artaserse.
 STATIRA
 Chi re more, è più re di chi vi nasce.
 BARSINA
 I diritti sovrani
 né orgoglio tuo né altrui livor può tormi.
 STATIRA
 Già te gli tolse... Eh, queste
15sono inutili gare. Abbiam conteso
 da femmine finor, non da regine.
 Le ragioni al comando,
 più che sul labbro, hanno vigor sul brando.