Statira (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705

 SCENA XV
 
 IDASPE
 
 IDASPE
 Io soffrirò che Arsace, io che Statira
 per me sieno infelici?
1240No, de la mia vendetta
 le colpe sfortunate Oronte intenda
 e una giusta virtude ambo difenda.
 
    Datti pace,
 brama audace di vendetta.
1245Vuol così ragion di onore.
 
    Egli solo,
 senza duolo oggi mi affretta
 a tradire anche il mio core.