Statira (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705
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Copia
SCENA XIII
STATIRA, BARSINA, ORIBASIO
BARSINA
A l’amor di Statira
è una legge crudel che mora Arsace.
Pur conviene ubbidir. Tu che risolvi?
STATIRA
Arsace, e non Barsina,
775
qual sia ’l mio cor da le mie voci intenda.
BARSINA
A le prigioni andrai?
STATIRA
Colà mi chiama
la mia fede ugualmente e la sua fama.
Sugli occhi del mio bene
amor risolverà.
780
Da quegli sguardi amati,
mia sola gioia e spene,
consiglio ei prenderà.