Statira (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705
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Copia
SCENA VII
IDASPE
IDASPE
Un’illustre vendetta
fidi solo a sé stessa i suoi disegni.
Ecco a la mia l’ora opportuna. Oronte
colà riposa. A lui
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ho facile l’ingresso. Il sonno e l’ombre
mi assicurano il colpo;
e per uscio secreto
posso involarmi ad ogni rischio. Idaspe,
il braccio e ’l petto arma di ferro e d’ire;
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e a chi serve ragion, non manchi ardire.
Di questo barbaro
vendetta orribile,
cor mio, farò.
E quanto perfido
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con me fu l’empio,
tant’io implacabile
con lui sarò.