Statira (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705

 SCENA XV
 
 ORONTE, DARIO, ORIBASIO
 
 ORONTE
365Al Senato rimette
 la sua ragion Statira.
 DARIO
 A lui che de’ suoi regi
 bilancia il merto e la virtù compensa.
 ORIBASIO
 (Barsina, or datti pace).
 ORONTE
                                              Egli si unisca.
370Amo Statira. Amore
 di sé stesso diffida, ancorché saggio.
 Risolvano i vassalli
 la lor felicitade. Al lor decreto,
 pago di mia vittoria anch’io mi accheto.
 
375   Tu vincesti, o cor guerriero;
 ma da’ rai di un bel sembiante
 vinto resti e dei penar.
 
    È tuo fasto un grande impero;
 ma di te già fatto amante
380la beltà sa trionfar.