Statira (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705

 ARGOMENTO
 
    Arsace, il primo della illustre famiglia degli Arsacidi che giugnesse ad esser re nella Persia, pervenne a questa grandezza, portatovi dalla sua virtù vie più che dalla sua nascita: «Vir sicut incertae originis, ita virtutis expertae»; così cel descrisse Giustino, libro XLI, capitolo 4. Da questo drama si ha ch’egli fosse destinato in isposo a Statira, unica erede del regno, da Artaserse, re di Persia e padre di questa principessa, ma che le nozze gliene fossero frastornate e da Barsina, figliuola di Ciro, già re parimente ma crudelissimo di questo impero e però scacciatone da’ suoi sudditi, e da Oronte, re della Scitia, il quale, avendo richiesta in moglie Statira al re Artaserse, per la negativa che gliene fu data, mossegli la guerra ed in una battaglia lo uccise. Questa morte diede motivo ad una guerra civil nella Persia, sostenendovi altri le ragioni di Statira, altri quelle di Barsina per la successione reale, conforme apparirà chiaramente dalla lettura di questo drama. La scena si rappresenta nella città o nelle vicinanze di Tauris, posta a’ confini della Persia e della Scitia.