Ambleto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705
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Copia
SCENA XI
VALDEMARO e SIFFRIDO
VALDEMARO
La vendetta più cauta è la più certa.
SIFFRIDO
Ma talor la tradisce un troppo indugio.
VALDEMARO
Si affretti. Io ne la reggia ho i miei guerrieri;
e per colpo sì illustre
1275
eglino il cenno ed io ne attendo il tempo.
SIFFRIDO
In sì lieto apparato,
chi sa, chi sa, forse perir l’iniquo
farà pria del tuo ferro il mio veleno.
VALDEMARO
Comunque ei cada, il suo morir ci salva.
SIFFRIDO
1280
S’egli per me non cade,
odio di questo cor, non sei ben lieto.
VALDEMARO
Che più? Mora Fengone.
A DUE
E regni Ambleto.