Ambleto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705

 SCENA IX
 
 ILDEGARDE e VALDEMARO
 
 VALDEMARO
 Poiché il vuole il destin, ti chieggo, o bella,
 con la tua destra il core.
 ILDEGARDE
1240Che mi narri di destra?
 Di cor che mi discorri? Un forsennato
 serve a te di ragione, a me di legge?
 Or via, perché non chiedi
 anche gli amplessi e con gli amplessi i baci?
 VALDEMARO
1245Bramo solo che il seno...
 ILDEGARDE
 Quel sen che tutto ardea per Veremonda?
 VALDEMARO
 Ardea; ma poiché tutta
 perdei la mia speranza e che il dovere
 vinse i desiri miei, per altro foco
1250che per quel de’ tuoi lumi, egli non arde.
 ILDEGARDE
 E in difetto di altrui si ama Ildegarde.
 Or aspetta ch’io pure
 perda la mia speranza e che il dovere
 vinca i desiri miei; forse...
 VALDEMARO
                                                   Di Ambleto
1255così rispetti i cenni?
 ILDEGARDE
 Quando Ambleto, dal soglio
 o in sen di Veremonda,
 mi comandi ch’io t’ami, alora forse...
 VALDEMARO
 Siegui.
 ILDEGARDE
                 Alor ti amerò. Questa è la fede.
 VALDEMARO
1260L’alma, che altro non brama, altro non chiede.