Ambleto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705

 SCENA XVII
 
 FENGONE, AMBLETO e VEREMONDA
 
 FENGONE
 O sia stolto o s’infinga,
 del mio furor costui sia oggetto. A voi
 la custodia ne affido. E tu prepara
 quell’alma contumace e quel bel volto
1010a le delizie mie.
 VEREMONDA, AMBLETO
                                (Cieli! Che ascolto?)
 FENGONE
 
    Preparati ad amar
 almen nel mio piacer
 la tua felicità.
 
    Perché il voler penar,
1015quando si può goder,
 non è che crudeltà.