Ambleto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705

 SCENA XIX
 
 VEREMONDA
 
 VEREMONDA
475A tante mie sciagure
 si aggiungerà l’indegno amor d’un empio?
 Ma si aggiunga. Del fato
 vinsi tutto il furor. Vincasi ancora
 tutto il poter di così rea baldanza
480ed abbia più trofei la mia costanza.
 
    Quanto più gode
 tra voi contenta,
 o selve amene,
 la pastorella.
 
485   Qui forza o frode
 non la spaventa;
 e col suo bene
 d’amor favella.
 
 Fine dell’atto primo