Ambleto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705

 SCENA XII
 
 GERILDA e SIFFRIDO
 
 SIFFRIDO
 Due volte il fato estremo
 pendé sul capo al regnator tiranno.
 GERILDA
 E due volte per me non cadde l’empio.
 SIFFRIDO
335Ma, regina, perché? Tu stessa al colpo
 sproni la fede e poi la man disarmi?
 GERILDA
 Chi sa oprar e tacer, può vendicarmi.
 SIFFRIDO
 Solo a Gerilda io confidai l’arcano.
 GERILDA
 Far che ’l sappia Gerilda, egli è un tradirlo.
 SIFFRIDO
340E una moglie regina
 tacer potrà ciò ch’io tentai?
 GERILDA
                                                    Ti affida.
 Se la trama perì, l’autor n’è salvo.
 SIFFRIDO
 Ma non hai salvo il figlio,
 cui dal trono sovrasta odio e periglio.
 GERILDA
345O dei!
 SIFFRIDO
               Qui ’l re. Cela il tuo duol.