Ambleto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705

 SCENA X
 
 FENGONE, VALDEMARO, ILDEGARDE
 
 FENGONE
 Duce, vedesti mai
 più severo favor? Pietà più cruda?
 VALDEMARO
 Stupido resto e temo.
 ILDEGARDE
 Qui per tuo cenno...
 FENGONE
                                       Bella.
 ILDEGARDE
300Tal parvi agli occhi tuoi,
 quando...
 FENGONE
                     Frena l’accuse. In Valdemaro
 avrai chi risarcisca
 l’infedeltà d’un re. Tu sei sua sposa.
 Ti sorprende la gioia? In Ildegarde,
305duce, avrai la mercé del tuo valore.
 Ti confonde il piacer?
 VALDEMARO
                                          (Di sdegno avvampo).
 ILDEGARDE
 A Valdemaro io sposa?
 FENGONE
 Sì, l’arte io so d’una beltà ritrosa.
 ILDEGARDE
 Del tradito amor mio
310così compensi il danno?
 FENGONE
 Eh! Che i grandi in amor legge non hanno.
 
    Or prepara amor due dardi
 e sen viene al vostro cor.
 
    E per darvi eguale ardor,
315nel balen de’ vostri sguardi
 due facelle accende amor.