Antioco (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705
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Copia
SCENA X
SELEUCO e li suddetti
SELEUCO
E primo è ’l genitore.
ANTIOCO
Padre.
TOLOMEO
(Seleuco).
ARSACE
(O dei!)
ANTIOCO
Nuovo delitto
non mi sia questo ferro...
SELEUCO
1355
A qual fine lo stringi è a me palese.
ARSACE
Le colpe mie...
SELEUCO
Sono a me note.
TOLOMEO
Al figlio
devi pietade...
SELEUCO
Anch’io
so dagli affetti miei prender consiglio.
ARSACE
Arsace ancora...
SELEUCO
Intesi
1360
di che sia reo.
TOLOMEO
S’odio...
ANTIOCO
Se amor...
ARSACE
Se sdegno...
SELEUCO
Odio, sdegno ed amor sono i tiranni
d’un’anima real. Seco ella stessa
in libertà si lasci.
Parta ognuno ed attenda
1365
là, dove ad Imeneo splende la reggia,
ciò che risolve alfin dubbio regnante.
TOLOMEO
Re ch’è pio.
ARSACE
Re ch’è padre.
SELEUCO
E re ch’è amante.
ANTIOCO
Sì, giusto e spietato
puniscimi amante,
1370
perdonami re.
Son figlio rivale
e questo è mio fato;
son figlio leale
e questa è mia fé.