Antioco (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705

 SCENA IX
 
 TOLOMEO
 
 TOLOMEO
 Ch’io saper non pretenda
690di mia fé le speranze e la mercede?
 Questo è un dir che penando io serva e soffra;
 questo è un tradir de la costanza il merto.
 Quel risponder incerto
 è scaltro ingegno o bizzarria di core?
695Io non l’intendo e mi confonde amore.
 
    Vede anche il nido
 la rondinella;
 ma laccio infido
 la fa cader.
 
700   Vede anche il lido
 la navicella;
 ma ria procella
 la fa temer.