Antioco (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705

 SCENA VII
 
 STRATONICA, TOLOMEO
 
 STRATONICA
 Preservai a Seleuco
630una metà si cara.
 TOLOMEO
                                  Ed al tuo core
 un oggetto sì dolce.
 STRATONICA
 Nol niego. Amo in quel prence
 del monarca gran parte.
 TOLOMEO
 Tenerezze di madre.
 STRATONICA
635Molto ancor resta a l’opra. Andrò d’Antioco
 ad eccitar ne l’alma il pentimento.
 Poi farò ch’un bel foco,
 nato da pari ardore,
 e di Antioco e di Argene accenda il core.
 TOLOMEO
640D’Argene?
 STRATONICA
                       Sì, d’Argene ancorché irata.
 TOLOMEO
 L’un vincerai, se vuoi. Vincer de l’altra
 l’ostinato rigor, no, non potrai.
 STRATONICA
 Eh Tolomeo! D’una beltà che brama
 l’arte per farsi amare ancor non sai.
 
645   Tu non sai qual sia l’ingegno
 né qual sia la bizzarria
 di colei che vuole un cor.
 
    Odio mostra e finge sdegno;
 ma sostien la ritrosia
650per decoro del suo amor.