Artaserse (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XVII
 
 AGAMIRA e CLEOMENE
 
 AGAMIRA
 Sei risoluto?
 CLEOMENE
                          A preservar da morte
 gl’innocenti fratelli.
 AGAMIRA
 Gli condannò il Senato
1405e assoluta n’è Aspasia.
 CLEOMENE
                                           Io ne ho la colpa.
 AGAMIRA
 Folle, a perder ti vai.
 CLEOMENE
                                         Già son perduto.
 AGAMIRA
 Ma come vuoi...
 CLEOMENE
                                Dal campo
 in Susa mi seguir duci e guerrieri.
 AGAMIRA
 E se l’armi non ponno?
 CLEOMENE
1410Chiamerò la mia gloria in mio soccorso.
 AGAMIRA
 Troppo arrischi te stesso.
 CLEOMENE
 Crudo più d’ogni rischio è il mio rimorso.
 AGAMIRA
 E la tua genitrice?
 CLEOMENE
 Nel mio campo ti addito un forte asilo.
1415Addio. Segui ’l mio esempio;
 chi non compie l’error non è mai empio.
 
    Chi del fallo per tempo si pente
 innocente ritorna qual fu.
 
    Se lusinga del senso è il pensarlo,
1420l’emendarlo è trofeo di virtù.