Artaserse (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XI
 
 ASPASIA e IDASPE
 
 ASPASIA
 Tuo dunque è, Idaspe, il merto.
 IDASPE
790Taci. Lode di colpa è ingiuria atroce.
 ASPASIA
 Pure mi compiacesti.
 IDASPE
 Si fermò nell’udito
 la tua cruda richiesta e fin ad ora
 non giunse al cor l’empio pensiero ancora.
 
795   Nel mirarvi sì spietati,
 vaghi rai, già tanto amati,
 qui mi scordo il vostro amor.
 
    Ma se miei più non sarete,
 voi, bei rai, la colpa avrete,
800io la pena ed io il dolor.