I rivali generosi, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XIII
 
 ALARICO
 
 ALARICO
 Assai vidi ed udii.
 Vilipeso e schernito,
 meditava vendette. Arride il cielo
 a’ miei giusti disegni. Io nol rifiuto.
845Vitige è nella reggia;
 Ormonte è chi lo invia;
 Belisario nol sa. Destati, o mente,
 dal tuo cupo letargo e ardisci un colpo
 che al tuo rival dia morte.
850Poi Rosmilda sia tua. Vanne ed affretta
 un riposo all’amore e alla vendetta.
 
    Dello sdegno e dell’amore
 io le fiamme estinguerò.
 
    Vendicato e lieto amante,
855di dolcezza e di terrore
 l’alma e gli occhi io pascerò.
 
 Il fine dell’atto secondo