Artaserse (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705

 SCENA XI
 
 ASPASIA, IDASPE
 
 ASPASIA
785Tuo dunque è, Idaspe, il merto.
 IDASPE
 Taci. Lode di colpa è ingiuria atroce.
 ASPASIA
 Pure mi compiacesti.
 IDASPE
 Si fermò ne l’udito
 la tua cruda richiesta e fin ad ora
790non giunse al cor l’empio pensiero ancora.
 
    Nel mirarvi sì spietati,
 vaghi rai, già tanto amati,
 qui mi scordo il vostro amor.
 
    Ma se miei più non sarete,
795voi, bei rai, la colpa avrete,
 io la pena ed io ’l dolor.